venerdì 10 aprile 2009

giovedì 9 aprile 2009

Alcuni tratti dell arte Gandara riconoscibili ad Angkor , l'antica capitale dell' impero Kmer vicino a Sian Rep .







Alla morte di Alessandro Magno , l’impero che aveva costruito fu diviso in quattro e ognuna di queste parti si costitui come un impero a se stante . La parte piu orientale , quella situata tra l attuale nord Pakistan e il nord – est Afghanistan , fu chiamato Gandara e la sua capitale fu Taxila . Una citta molto importante in quel tempo situata ad una cinquantina di km ad ovest di Islamabad , l attuale capitale del Pakistan . Altre citta importanti furono Menjiodaro , della quale rimangono solo le rovine , Peshawar , che ancor oggi e una importante citta dinamica e ricca , Bamian , in Afghanistan dove c erano i budda distrutti dai Talebani e molte altre il cui nome suscita interesse solo agli studiosi di questo particolare periodo in questa zona . Stiamo parlando di un periodo di circa seicento anni , tra il 200 BC e il 400 AD .

Nell Impero fiorirono i commerci con tutto il mondo conosciuto e cio lo rese ricco e con il denaro fiorirono le arti e la cultura . Inizialmente il Gandara fu politeista

( come l antica Macedonia , da dove veniva il suo fondatore ,Alessandro Magno ) ma in seguito la dottrina del Budda converti i regnanti del Gandara e di conseguenza anche quasi tutti i cittadini dell impero si convertirono .

A dimostrazione che non tutti si convertirono , nel Kafiristan ( Kefir significa miscredenti !! ) , che e una regione che sta a cavallo tra Pakistan e Afghanistan sulle montagne a nord di Peshawar , ancor oggi sono politeisti e celebrano le Dionisiache e producono il vino .

La parte del Kafiristan che si trova oggi in Afghanistan si chiama Nuristan ( da nur che vuol dire luce , ovvero i primi che si sono convertiti alla luce dell Islam ) e quindi gli ultimi politeisti del mondo greco – romano , sopravvissuti a tutto , anche alla conversione del loro stesso impero vivono ancor oggi solo in Pakistan .

La ricchezza del Gandara proveniva soprattutto dal commercio e , data la loro posizione geografica , commerciavano soprattutto con l impero romano e con il Katai ( l attuale Cina ) . Nella Roma imperiale aurea la seta era molto di moda . Ed e gia da allora che la via commerciale tra l impero romano e l impero del Katai si chiama “via della seta” .

Inizialmente i mercanti usarono soprattutto la via del mare , che nella sua parte orientale , tra Taxila e Canton e Shangai, si chiamava “via funanese” , dal nome della citta di Funan , che forniva riparo e rifornimenti durante i lunghi mesi di venti contrari ai mercanti di passaggio.

Funan , ancor oggi , non é stata localizzata con certezza , ma sicuramente si trovava tra la foce del Mekong e il punto piu a sud della penisola vietnamita .

La caduta dell impero Romano provoco un effetto domino che , insieme ad altri fattori , provoco anche la caduta dell impero Gandara e del Funan .

A questo punto gli abitanti del Funan , abbandonarono la citta e si spostarono all interno e fondarono la loro prima capitale vicino all attuale Takeo e da qui ebbe inizio la costruzione del grande impero che inizialmente si chiamo Kambuja e arrivo , nel XII – XIII secolo , a conquistare tutto l attuale Vietnam del sud , tutto l attuale Laos e tutta l attuale Thailandia dal mar della Cina del sud al mar delle Andamane e fu il piu grande impero ad est dell India dopo il Katai !!

L arte del Gandara , comunque , segui sempre i sovrani Kmer ed e facilmente individuabile in diversi pezzi pervenuti fino a noi .

Nel museo di Battanbang c e una testa di budda che e decisamente riconducibile al Gandara , sia per i riccioli , sia per le proporzioni del viso decisamente piu allungato dello standard dei visi del sud – est asiatico e per il taglio degli occhi non mongolico o di influenza cinese . Peccato si tratti solo di una testa , perche le vesti ci avrebbero detto molto , anche se , qualsiasi esse siano state , non ci avrebbero certo fornito una risposta definitiva . A questo proposito e curioso come la stessa arte Gandara abbia influito sulla cosidetta arte del Taklamakan , cioe quella forma di arte che si e sviluppata al di la del Karakorum , in quella che e oggi la provincia cinese del Xingkiang , producendo dei Budda che sono , si , vestiti con la tonaca come i greci o i romani , ma hanno visi molto rotondi e gli occhi decisamente “cinesi” o mongolici .

Altro pezzo decisamente Gandara e il tempio “romano” all interno del Phre Kan , costruito alla fine del 1100 da quel grandissimo re che fu Jajavaraman VII , con le colonne rotonde e posto su due piani , come quelli del Gandara .

Sempre all interno del Phre Kan ci sono le sculture dei Sadu che sono state ricavate dalla conversione dei Budda quando l impero Kmer torno ad essere induista , che ricordano , anche se in verita abbastanza vagamente certe statue Gandara , da cui poi naqqueri i pezzi piu importanti del Gandara i Budda del digiuno .

Ma il pezzo che piu riporta i segni dell arte Gandara e la statua di Jama ( ??? ) il cui originale si trova a Phnom Phen , nel giardino del Museo Nazionale . Ne esistono altre due copie , entrambe a Sian Rep . Una e situata sulla terrazza del re lebbroso all interno di Angkor Thom e l altra e posta nella piccola aiuola spartitraffico di fronte alla residenza reale .

Potrebbe anche essere la statua che rappresenta Jama , la divinita che deve decidere in quale inferno o , bonta sua , in quale paradiso dovra andare l anima del defunto . A questo proposito le argomentazioni ci dicono che aveva la spada e quindi e la rappresentazione di Jama . Ma anche i Bodisattwa del Gandara avevano la spada che serviva loro per difendere il Dharma .

E rappresentata con le treccine e quindi e la rappresentazione di Jama .

Spesso le divinita degli inferi venivano rappresentate con i riccioli questo e vero !!! Ma qui si tratta di treccine , che potrebbero sicuramente essere fatte anche di capelli lisci , come molte rappresentazioni di santi e Bodisattwa . Il fatto che ha i baffi poi , e piu indicativo che potrebbe trattarsi di un Bodisattwa del Gandara piuttosto che di una divinita degli inferi .

E poi per finire ci sono le orecchie grandissime , segno indubbiamente di buddita piuttosto che di divinita degli inferi . Le statue dei Bodisattwa di Taxila e quelli di Menjodaro sono esattamente cosi , con le orechie grandi , con le treccine , con la spada e con i baffi , esattamente come la statua che per tutti e una rappresentazione di Jama .

Ma in fondo poco importa di che rappresentazione si tratti , se di una divinita degli inferi o di un santo buddista , resta , in ogni caso , la somiglianza decisamente straordinaria all arte di questo lontano impero , che fu il Gandara !!!!

Chissa quante cose avrebbe potuto dirci il professor Pelliot se avesse avuto libero accesso ai siti archeologici che al tempo in cui lui stesso ha studiato , cercato e fatto scoperte straordinarie , erano inglobati nell impero britannico !!!



Le ultime due sono le foto delle due copie che si trovano a Sian Rep , una sulla terrazza del re lebbroso e una davanti alla residenza reale sulla strada n. 6